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È online il video di “DOG EAT DOG”, title track dell’ultimo album di inediti di Pino Scotto pubblicato per Nadir Music.
Il video di “Dog Eat Dog”, prodotto da Beppe Platania per Lucerna Films con la regia di Andrea Larosa, pone l’accento su due problematiche purtroppo ancora troppo diffuse al giorno d’oggi: la violenza sulle donne e il bullismo. Girato a Milano, la clip riprende il concetto che sta dietro al titolo del brano, mostrando scene di prevaricazione nei confronti di una ragazza e un bambino. Da sempre attento a questo tipo di tematiche, Pino Scotto ha voluto lanciare un messaggio forte e di denuncia sociale, inserendo in chiusura una nota di speranza e di coraggio, per sottolineare una volta in più che l’unione fa la forza.
Preceduto dal brano apripista “Don’t Waste Your Time”, il nuovo singolo è il secondo estratto dell’album omonimo “Dog Eat Dog”. Un percorso musicale che parte dagli anni ’70 per arrivare ai giorni d’oggi, con testi che vogliono far riflettere l’ascoltatore sull’egoismo e la superficialità del mondo odierno. Composto da 11 brani e dalla cover dello storico brano dei Vanadium “Don’t Be Looking Back”, il disco affronta anche tematiche più personali, come “Same Old Story”, dedicata alle storie d’amore di una vita, o “One World One Life”, dedicata a suo figlio.
L’album, prodotto artisticamente da Pino Scotto, è mixato e masterizzato da Tommy Talamanca presso i Nadir Music Studios di Genova, mentre la produzione esecutiva è dello stesso Pino Scotto e Federico Gasperi. Alle chitarre e arrangiamenti Steve Volta, al basso Leone Villani Conti (Trick or Treat), alla batteria Federico Paulovich (Destrage) e alle tastiere Mauri Belluzzo (Graham Bonnett, ex Rainbow).
Pino Scotto rappresenta l’icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza sette grandi album. Fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana “Il Grido Disperato di Mille Bands” ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project. Nel 1993 inizia a collaborare con artisti del livello di Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) con cui forma il “Progetto Sinergia” e realizza un album omonimo nel 1994. Nel 1995, a seguito del ritorno con i Vanadium, pubblica “Nel Cuore del Caos“. Successivamente esce la compilation “Segnali di Fuoco”, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati ed alcuni brani inediti, comprensivo di un mini – fumetto disegnato da Giacomo Basolu. Nel 2000 esce “Guado”, disco sanguigno articolato in undici pezzi, in cui il rocker si avvale della collaborazione di membri di band rinomate come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli. Dal 2003 al 2008 torna sulle scene con un nuovo progetto, i Fire Trails, accompagnato dal Steve Anghartal e da altri musicisti, con cui apre anche il concerto dei Deep Purple. Già dall’inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l’emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database. Il ritorno sulle scene arriva con “Datevi Fuoco (Lo Scotto da pagare)”, un album in italiano nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera da solista di Pino e uscito insieme alla biografia di Pino Scotto. Il progetto è portato in giro in Italia con oltre 150 date, e viene infine coronato dall’uscita del dvd live dal titolo “Outlaw now’n ever”. Nel frattempo la Tzunami Edizioni pubblica un libro intervista biografico scritto da Cristiano Canali, sulla carriera e la vita dell’artista dal titolo “Fottetevi Tutti”. Nel 2010 esce “Buena Suerte”, un grande album Rock ‘N’ Roll con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 esce l’album “Codici Kappaò”, il suo settimo album da solista. Nell’aprile 2014 esce “Vuoti di memoria”, un progetto ambizioso con cinque cover in italiano con un brano inedito e cinque cover internazionali con un inedito in inglese. Nel 2018 pubblica invece “Live For a Dream”, album che racchiude due inediti ed una ri-registrazione dei brani più famosi della sua lunga carriera, con ospiti di grande livello tra cui Sadist, Strana Officina, Roberto Tiranti, Fabio Lione, Marco di Salvia, Fabio Treves, Stef Burns e tanti altri. Il 20 Aprile 2018 esce “Eye for an Eye”, il suo ottavo album di inediti, il primo album contenente esclusivamente brani cantati in inglese.
Il cantante Pino Scotto rappresenta, senza ombra di dubbio, l’icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza otto grandi album (sette di questi al ritmo di uno all’anno, fatto impensabile per una rock band della penisola) e con cui può permettersi di affrontare tour regolari dentro e fuori dai confini del nostro paese.
Il debutto “Metal Rock” (1982), lavoro istintivo ed impregnato di quel sound che fece grandi i mitici Deep Purple, riesce nell’impresa di vendere 8.000 copie ed un buon successo, di critica e di vendite, lo riscuote anche il seguente “A Race With The Devil” (1983), ma è con l’album “Game Over” (1984) che la band raggiunge, fra lo stupore degli addetti ai lavori, la cifra record di 54.000 copie vendute solo in Italia. Per il successivo disco dal vivo “Live On Streets of Danger” (1985), primo live pubblicato da una heavy rock band italiana e per “Born to Fight” (1986), i Vanadium girano addirittura due video, regolarmente programmati su Videomusic: “Easy Way to Love”, tratta dal secondo LP sopra citato e registrata al Marquee di Londra, diviene il tema portante della trasmissione TV Discoring, mentre “You Can’t Stop The Music”, brano inedito contenuto nel live, rappresenta uno dei primi esempi di testimonianza video da parte di una band italiana.
In seguito al fallimento della loro etichetta, la Durium, il gruppo vede interrompere bruscamente la scalata verso il successo dell’ultimo lavoro in studio “Corruption of Innocence” (1987), prodotto da Jim Faraci (Ratt, Poison, Guns N’Roses), ma riesce ugualmente a riprendersi: con grande coraggio e molta voglia di mettersi in discussione, entra nella scuderia della Green Line/Ricordi dando alla luce l’album “Seventheaven”, un disco ottimamente prodotto da Guy Bidmead (Motorhead, Tina Turner, Wratchild) e più improntato sul versante del rock americano, molto in voga in quel periodo. In questo lavoro Pino addolcisce notevolmente il timbro della sua voce, dimostrando di possedere un’impostazione molto versatile, adatta ad esaltare il gusto della melodia tipico dell’A.O.R. (Adult Oriented Rock), specialmente in tracce come la celebre “Take My Blues Away” e “To Be a Number One”. La distribuzione e la promozione di questo LP, però, vengono vanificate dall’incompetenza della nuova etichetta, che non garantisce al gruppo un supporto adeguato.
Dopo quest’ultima esperienza la band decide di prendersi una pausa: fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana “Il Grido Disperato di Mille Bands” (a cui contribuiscono l’axe – man di Vasco Rossi Andrea Braido, Luigi Schiavone, chitarrista di Enrico Ruggeri e l’armonicista Fabio Treves) ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project, che lo vede ospite anche sull’importantissimo palco del Monsters of Rock, dove divide la scena, fra gli altri, con Black Sabbath, Megadeth, Iron Maiden, Pantera e Testament.
Successivamente, nell’ambito della rassegna “Spazio D’Autore” gli viene consegnato il Grammy per l’album e la credibilità del personaggio.
Nel 1993 inizia a collaborare con artisti del livello di Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) ed il compagno di mille avventure Lio Mascheroni, con cui forma il “Progetto Sinergia” e realizza un album omonimo nel 1994.
Il 1995 segna un ritorno importante: con gli storici Vanadium pubblica un magnifico disco cantato in italiano, “Nel Cuore del Caos”, che vede il gruppo impegnato in un lungo tour che si protrae fino al termine del febbraio 1996. Successivamente esce la compilation “Segnali di Fuoco”, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati da Scotto (“Il Grido Disperato di Mille Bands”, “Progetto Sinergia”, “Nel Cuore del Caos”) ed alcuni brani inediti (prodotti dalla RIMA Records) che vedono coinvolti nella loro realizzazione, oltre ai membri degli immortali Vanadium, anche altri artisti come Ronnie Jackson ed i già citati Andrea Braido e Fabio Treves. Oltre ai tredici pezzi contenuti in questa raccolta, commercializzata a prezzo ridotto per espresso volere di Pino, troviamo anche una traccia multimediale a cura di Giuseppe Galliano ed un interessante allegato (solo con le prime 1.000 copie del cd) comprensivo di un mini – fumetto disegnato da Giacomo Basolu, tratto dalla monografia “Standing Rock (Lo Scotto Da Pagare)”.
L’ultima creatura partorita dalla fertile mente del carismatico vocalist è l’album “Guado”, disco sanguigno articolato in undici grandi pezzi, in cui il Nostro si avvale della collaborazione di Norman Zoia, di membri di band rinomate come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli. Ancora una volta, Pino ribadisce nei testi il suo impegno nell’affrontare tematiche profondamente ancorate al sociale, da sempre elemento di distinzione della sua musica. Da molti anni, il rilievo storico e l’importanza di questo fondamentale artista, regolarmente iscritto all’Albo dei giornalisti come pubblicista, vengono riconosciuti ufficialmente da due riviste specializzate, “Tutto Musica e Spettacolo” e “Hard!”, testata che dà il via ad una interessante collaborazione con Scotto: in ogni numero del giornale troviamo uno spazio, denominato “Way to Rock”, in cui il singer milanese esprime le proprie opinioni riguardo al music business ed altri argomenti di attualità (musicali e non). Il coraggio di perseverare nelle proprie scelte artistiche contro tutto e tutti e la capacità di sprigionare, oggi come un tempo, un’energia ed una forza inarrivabili, fanno di Pino Scotto un’autentica leggenda, un personaggio senza il quale, nel nostro paese, la parola rock sarebbe destinata a perdere il suo più autentico e genuino significato.
All’alba del 2003, la notizia di un clamoroso ritorno sulle scene di questo artista eccezionale. Accompagnato dal drummer Lio Mascheroni e da altri musicisti dalle grandi doti tecniche, come il guitar – hero Steve Angarthal, il tastierista ed organista Neil Otupacca (ex Gotthard) ed il bassista Angelo Perini , Pino si dimostra pronto a far tremare tutti i palchi della penisola con la sua nuova e fiammante creatura: i Fire Trails. Dopo aver pubblicato il primo album Vanadium Tribute, nel 2005 i Fire Trails cambiano formazione; entrano in formazione Frank Coppolino al basso e Larsen Premoli alle tastiere e successivamente al posto di Lio Mascheroni entra Mario Giannini alla batteria. Firmano un contratto con la Valery Records, con cui realizzano Third Moon, concept album distribuito internazionalmente che riscuote un grande successo di vendite e critica. Con Third Moon i Fire Trails si vedono impegnati in tour e in numerosi festival in Italia e all’estero con bands come Paul Di Anno, L.A. Guns, Glenn Hughes, Ronnie James Dio, Napalm Death e Saxon fra cui ricordiamo nel 2006 l’apparizione come headliner al mitico Gods of Metal. Sempre nel 2006 sono chiamati ad aprire per i Deep Purple e nel 2007 a partecipare come ospiti speciali all’Heineken Jamming Festival. Il tour dell’album Third Moon si conclude a marzo 2008 per l’edizione italiana del Gods Of Metal. Questo sarà anche l’ultimo concerto dei Firetrails che a settembre 2008 si sciolgono definitivamente a seguito di divergenze personali.
Già dall’inizio della sua storia con i Fire Trails, Pino viene invitato a collaborare con l’emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database, all’interno del quale, instaura un rapporto diretto con il pubblico, affrontando ogni martedì, in diretta e in replica il venerdì e la domenica, argomenti di carattere musicale e non, sollecitato dalle centinaia di domande che i telespettatori gli inviano tramite sms ed email.
Database riscuote puntualmente ottimi indici di ascolto e Pino Scotto ha così modo di dialogare liberamente con il suo pubblico e di dare voce alla rabbia di tutti i musicisti e di tutti coloro che sono nauseati dal sistema sociale di questo paese.
Il ritorno sulle scene (questa volta senza i FireTrails) arriva DATEVI FUOCO! Datevi Fuoco (lo scotto da pagare) è un album in italiano, nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera solistica di Pino, il quale chiama a raccolta per la realizzazione di questo lavoro una nutrita schiera di amici e di grandi musicisti del panorama rock e della canzone d’autore nazionale. Una nuova sfida che si caratterizza dall’inedita fusione di generi e di stili così distanti fra loro, ma accomunati dalla passione per il rock e la musica vera! All’appello rispondono ospiti straordinari quali Mauro Pagani, J. Ax degli Articolo 31, Enrico Ruggeri, Tommy Massara e G.L. Perotti degli Extrema, Aida Cooper, Criz Mozzati dei Lacuna Coil, Fabio Treves, Le Vibrazioni, Trevor dei Sadist, Saturnino, Gigi Schiavone (chitarrista di Ruggeri), Mario Riso dei Movida e mentore dei Rezophonic, Bud e Dario Cappanera della Strana Officina, Andy dei Bluvertigo, Briegel dei Ritmo Tribale, Tato dei Fratelli Calafuria, Pier Gonella e Roberto Tiranti dei Labyrinth, Morby dei Domine, Olly dei The Fire, Lella delle Settevite, Marco Melloni, Maurizio Belluzzo degli Alchemy, Maurizio Roveron, Stefano Brandoni (chitarrista di Renga), Steve Arganthal dei Fire Trails, Steve Volta. Impreziosito inoltre da un ricco progetto grafico e conterrà un booklet di quasi 200 pagine con la biografia ufficiale di Pino Scotto scritta da Norman Zoia: foto inedite, aneddoti, notizie e curiosità sulla carriera, la storia e la vita dell’artista dagli esordi ad oggi . Datevi Fuoco è un successo meritato ed il tour di supporto all’album “DATEVI FUOCO TOUR”, porta l’artista ad esibirsi in più di 150 concerti in tutta Italia e vede anche la partecipazione all’HEINEKEN JAMMING FESTIVAL e al ROCK OF AGES insieme a Extreme e Twisted Sister. Il Tour viene infine coronato dall’uscita del DVD LIVE dal titolo OUTLAW now’n ever! Dall’album Datevi Fuoco vengono realizzati due video musicali: “Come noi” in compagnia di J.Ax, Extrema e Mario Riso e “Dio del Blues” insieme a Le Vibrazioni.
Nel 2009 la prestigiosa rivista musicale ROLLING STONE e l’innovativo INSCENA MAGAZINE, mensile allegato alla Gazzetta del Sud, affidano a Pino Scotto una rubrica fissa. L’artista continua la sua attività di presentatore per il programma Database su ROCK TV e diventa speaker radiofonico per la neonata ROCKNROLLRADIO con un appuntamento fisso settimanale insieme a Simone Anaclerio degli SKW. Nel frattempo la Tzunami Edizioni pubblica un libro intervista biografico scritto da Cristiano Canali, sulla carriera e la vita dell’artista dal titolo 6-0 Fottetevi Tutti.
Nel 2010 esce BUENA SUERTE, un grande album Rock ‘N’ Roll interamente in italiano con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe).
Il full lenght è un lavoro aggressivo, dalla produzione cristallina e potente curata personalmente dallo stesso artista. I testi delle canzoni trattano come di consueto senza peli sulla lingua, dei numerosi problemi di degrado artistico e culturale che affliggono l’Italia da molto tempo. Il primo video tratto da Buena Suerte “Gli arbitri ti picchiano” insieme a Caparezza ottiene fin dalle prime settimane un grandissimo riscontro di pubblico, e accese discussioni sul web riguardo ai contenuti del testo. Immediatamente dopo l’uscita dell’album, Pino Scotto si impegna in un intenso tour promozionale in tutta Italia che lo porta di nuovo on the road con la sua band, in quasi tutte le città della penisola.
Suggellata anche formalmente l’amicizia ormai pluriennale che lega Pino Scotto e Nadir Music, che firmerà l’uscita del suo nuovo album. “Live for a Dream”, questo il titolo del nuovo lavoro, sarà un disco rigorosamente live registrato in studio e includerà anche un dvd contenente immagini delle registrazioni in studio, interviste, videoclips, curiosità e molto altro. Sedici brani più due inediti racconteranno l’intero percorso musicale di Pino Scotto, dagli esordi con i Pulsar, passando per Vanadium, Progetto Sinergia e Fire Trails fino ad arrivare alla sua attuale carriera solista. Ancora una volta, numerosi saranno i super ospiti coinvolti:
bands: Strana Officina, Sadist, Ritmo tribale, Destrage, Olly & The Soulrockets
vocalists: Roberto Tiranti, Fabio Lione, Ambramarie
chitarristi: Stef Burns, Steve Angarthal, Igor Gianola, Dario Cappanera, Filippo Dallinferno, Ale “Fuzz” Regis
batteristi: Rob Iaculli, Alex Mansi, Marco Di Salvia
bassisti: Dario Bucca, Ciccio Li Causi
tastieristi: Alex Del Vecchio, Maurizio Belluzzo
violinista: Valentina Cariulo
armonicista: Fabio Treves
L’uscita fisica e digitale (Nadir Music/Audioglobe) è prevista il 1 Aprile in Italia e all’estero e precederà il “Live for a Dream Tour”, che inizierà in Sicilia a fine Aprile e si snoderà poi lungo tutto lo Stivale fino dopo l’estate.
Con “Eye for an eye”, questo il titolo dell’imminente lavoro, Pino riesce ancora una volta a spiazzarci, attingendo a piene mani dalle sonorità rock ’70/’80 più ruvide e graffianti. Dopo tanto tempo, eccolo di nuovo con la sua band originaria (Steve Angarthal alla chitarra, coautore ed arrangiatore dei brani, Dario Bucca al basso e Marco Di Salvia alla batteria). In queste undici tracce genuine e dirette, cantate interamente in inglese. Non Mancherà infine, come da tradizione ormai in tutti i suoi lavori da solista, l’inconfondibile armonica di Fabio Treves, il leggendario “Puma di Lambrate”. “Eye for an Eye”, registrato all’ Asgardh Music Studio di Milano da Steve Angarthal, è stato mixato e masterizzato da Tommy Talamanca (Sadist) ai Nadir Music Studio di Genova e sarà disponibile dal 20 aprile sia in Italia che all’estero sia in formato fisico, in tutti i negozi di dischi che in download/digital streaming su tutte le principali piattaforme. A corredo poi dell’uscita, in arrivo come sempre un corposo tour di supporto che partirà dal 6 Aprile da Pistoia.
Il nostro rocker nazionale non finisce mai di stupirci!
Anche stavolta torna infatti sulle scene con un nuovo album e un progetto diverso da tutti i precedenti: dopo l’era Vanadium avrebbe potuto adagiarsi artisticamente sugli allori, come spesso avviene per tutte le grandi band, e vivere di “rendita musicale”, ripetendo all’infinito il solito e ormai consolidato messaggio. Ma la noia è un sentimento che poco si addice a Pino Scotto, da sempre amante della sperimentazione e della contaminazione musicale. Sin da subito infatti, e per dodici album, ogni nuovo lavoro è stato sempre differente dal precedente, quasi un progetto autonomo ad ogni nuovo “giro di giostra”. In questo ultimo capitolo porta undici brani inediti che vogliono raccontare, secondo il suo gusto, la storia del rock partendo dai gloriosi anni ’70 fino ai nostri giorni, impreziosendoli anche con una mitica bonus track: “Don’t Be Looking Back”. Un percorso fatto di melodie, riff e assoli di chitarra con testi che inducono alla riflessione mai scontata. Un progetto ambizioso, fatto di canzoni che fanno venir voglia di essere riascoltate. Un album per tutti quelli che amano il vero rock, ancora una volta senza compromessi. L’album, mixato e masterizzato da Tommy Talamanca, uscirà il 27 Marzo, nuovamente per Nadir Music, con cui Pino ha da sempre un rapporto di solidissima collaborazione e amicizia. On the road da oltre cinquanta anni. dal 17 Aprile 2020 ripartirà con un nuovo tour che “graffierà” la Penisola da Nord a Sud, come solo un Artista sincero e diretto come Pino Scotto può fare. Della serie “mai fermarsi se hai ancora dei sogni da vivere”.
“LIVE ‘N BAD”(Nadir Music),il nuovo live album del carismatico rocker PINO SCOTTO. Disponibile dal 14 Aprile 2023 sia in formato fisico (digipack con poster) che digitale su tutti i music store mondiali!
Dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto con il suo ultimo album “Dog Eat Dog”, prima di proseguire con l’omonimo tour che andrà avanti fino alla fine dell’anno,Pino Scotto ha
registrato uno dei suoi recenti concerti, in cui è stato accompagnato dalla sua band composta da Steve Volta alla chitarra, da Gianantonio Felice al basso e da Luca Mazzucconi alla batteria.
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